Quando si parla di MUD, un ottimo consiglio da seguire è quello di cominciare a pensarci per tempo; quest’anno il suggerimento è particolarmente valido, visto il debutto della nuova scheda riciclaggio.
La compilazione e la consegna del Modulo Unico di Dichiarazione, in ambito rifiuti, è un appuntamento raramente vissuto con la giusta serenità, anche a causa di (più o meno) piccole novità introdotte di anno in anno.
Quest’anno non fa eccezione e tra le novità spicca senza dubbio quella della nuova scheda riciclaggio.
Il perché delle difficoltà
Se da una parte è sintomatico che ogni nuova introduzione non sia vista di buon occhio, visto che non si fa in tempo a impratichirsi con una novità che già ne viene introdotta un’altra, c’è da dire che ci sono variazioni e variazioni.
Le modifiche più scomode sono quelle che impongono alle aziende di fornire informazioni, relative all’anno precedente, che non sapevano di dover raccogliere.
Ad esempio, se vi chiedessero quanti caffè avete bevuto l’anno scorso, sapreste rispondere? Credo sarebbe complicato per chiunque e per dare una risposta potremmo guardare gli scontrini del bar, i pagamenti col bancomat, eccetera. Insomma tutto un lavoro che non si sarebbe reso necessario se vi avessero detto a inizio 2021: “Hey! conta i caffè che bevi quest’anno, che l’anno prossimo vogliamo sapere quanti sono”.
Al netto dell’esempio, ovviamente paradossale, nei fatti le richieste di quest’anno ricalcano questa logica. Alle aziende è chiesto di dichiarare, a posteriori, alcune quantità gestite all’interno della movimentazione dei rifiuti di origine urbana e/o degli imballaggi durante l’anno passato. Ma facciamo un po’ d’ordine.
Prima di iniziare: chi deve compilarla?
La prima cosa da capire è se siete tenuti o meno a compilare questa scheda.
Il DPCM 17 dicembre 2021, che istituisce il nuovo MUD, recita a proposito nel suo Allegato 1:
La scheda va compilata da tutti i soggetti che effettuano operazioni di preparazione per il riutilizzo e/o riciclaggio finale sui rifiuti urbani e/o rifiuti di imballaggio o su rifiuti derivanti da pretrattamenti di rifiuti urbani e/o di rifiuti di imballaggio anche di provenienza non urbana e, nello specifico, sulle frazioni merceologiche e relativi codici EER riportati nella scheda stessa e che, per effetto di tali operazioni, generano end of waste, materie prime seconde, prodotti, materiali o sostanze.
Per semplificare, se volete sapere se questa scheda vi riguarda o no eccovi un rapido test:
- Siete autorizzati alla gestione di una di queste tipologie di rifiuti?
- Vetro (200102, 150107, 191205)
- Plastica (200139, 150102, 191204)
- Frazione organica (200108, 200201, 200302)
- Carta e cartone (200101, 150101, 191201)
- Legno (150103, 200138, 191207, 200137, 191206)
- Metalli (200140, 150104, 191202, 191203)
- Prodotti tessili (200110, 200111, 150109, 191208)
- Ingombranti misti (200307)
- Rifiuti da spazzamento stradale (200303)
- Oli e grassi commestibili (200125)
- Oli e grassi minerali (200126)
- Se sì, li trattate in R3, R4, R5, R12 o R13?
- Se sì, sono di origine urbana (pubblica) e/o derivanti dal trattamento degli imballaggi?
Bene, se ad almeno una delle domande avete risposto no, siete salvi!
Se invece tutte le risposte sono sì… ahi, ahi, ahi! Scherzo, ma è meglio se continuate a leggere.
Cos’è la Scheda Riciclaggio? Come si compila?
Si tratta di una nuova scheda introdotta nel MUD 2022 (dati 2021) che riporta, per ogni frazione di rifiuto di origine urbana o derivante dal trattamento di imballaggi, le quantità oggetto di riciclaggio, ovvero assoggettate ad una o più di queste attività: R3, R4, R5, R12 o R13.
La scheda, come visto, dev’essere compilata da tutti e soli i soggetti che effettuano preparazione per il riutilizzo e/o riciclaggio finale dei rifiuti urbani e/o dei rifiuti di imballaggio.
Nel primo caso riguarda tutti i rifiuti (imballaggi o meno) trattati dal vostro impianto che siano urbani, ovvero provenienti da superficie pubblica (es. isola ecologica, piattaforma ecologica, municipalizzate di nettezza ecc.). Nel secondo caso riguarda invece gli imballaggi sottoposti ad operazioni di riciclo, sia che siano di provenienza urbana che non urbana.
Dev’essere compilata una scheda per ogni frazione di rifiuto: le “frazioni” sono 11 particolari tipologie di rifiuto che possono comprendere diversi codici EER (ex CER), specificati all’interno della scheda stessa.
Essa ha il seguente aspetto:

Vediamo nei prossimi paragrafi come compilarla supponendo, a fini esemplificativi, di compilare le schede cartacee; sappiamo tuttavia che la comunicazione MUD dev’essere compilata con un software e poi inviata per via telematica.
Frazione e operazioni di recupero
In cima, nella casellina a fianco della scritta “Indicare la frazione oggetto della scheda riciclaggio” dev’essere riportato il numero corrispondente alla frazione cui fa riferimento la scheda. Ad esempio, se la vostra azienda ricicla vetro e legno, dovrete compilare due schede riciclaggio, indicando in una la frazione 1 (vetro) e nell’altra la frazione 5 (legno).
Più in basso dovrete “barrare” i codici corrispondenti alle attività di recupero effettuate, che – per la frazione oggetto della scheda – possono essere anche più d’una.
Rifiuti urbani e rifiuti di imballaggio
Fin qui, tutto relativamente facile; è con le quantità che arrivano i problemi. Ecco perchè:
- dovrete essere in grado di specificare le quantità di rifiuto trattato di origine urbana e quelle provenienti da imballaggi; nel caso “misto” di imballaggi di origine urbana, le quantità dovranno essere indicate in entrambe le sezioni, come esplicitamente previsto nell’allegato 1 del decreto citato;
- sempre distinguendo per origine (urbana/imballaggi), nel caso in cui le operazioni di riutilizzo avvengano in più fasi con produzione di scarti intermedi, dovrete compilare le corrispondenti caselle.
Cosa si intende per “operazioni di riutilizzo in più fasi?” Semplicemente, non è detto che da un CER si riesca a passare in un solo passaggio al prodotto riciclato pronto per il riutilizzo; in mezzo potrebbero esserci uno o più passaggi intermedi. Ecco qui spiegato perché prima dell’ultima voce “quantità totale per il riutilizzo” ce ne siano due di scarti generati e due di totale trattato. In pratica (se necessario) si possono specificare i diversi passaggi in cui sono resi necessari ulteriori trattamenti (e relativi scarti) prima di ottenere il prodotto riciclato finale.
Le quantità nel dettaglio
Analizziamo ora nel dettaglio il riquadro Rifiuti urbani, che riguarda i rifiuti di origire urbana, quindi provenienti da superficie pubblica (es. isole ecologiche, piattaforma ecologiche, municipalizzate di nettezza ecc.)
Quantità totale di rifiuto trattata nell’anno
Dovrà contenere la somma delle quantità di tutti gli EER (CER) relativi alla frazione che è oggetto della scheda (es. Vetro) che avete trattato nel corso dell’anno; quindi se avete i totali delle quantità trattate per i diversi CER dovrete stimare le quote di queste quantità che riguardavano rifiuti di origine urbana, quindi sommarle tra loro e riportare il totale in questo campo.
Quantità di scarti generati da trattamenti preliminari all’operazione finale di riciclaggio
Se il vostro processo di trattamento prevede più fasi prima di generare il prodotto finale (ad es. una materia prima seconda), qui dovrete indicare la quantità di tutti gli scarti che avete ottenuto dalle fasi che precedono quella finale.
Ad esempio, se effettuate una cernita (trattamento preliminare) di vetro e ne estraete altri materiali di scarto prima di avviarlo alla frantumazione (operazione finale di riciclaggio) che produrrà la MPS, dovrete indicare in questa casella il peso totale degli scarti prodotti.
Quantità totale trattata nell’operazione finale di riciclaggio
Sarà semplicemente la differenza delle due precedenti quantità.
Quantità di scarti generati dall’operazione finale di riciclaggio
Dovrete qui riportare il peso degli scarti generati dall’ultima operazione di riciclaggio (ove presenti) escluse le “tipiche perdite di processo” quali il filter cake, l’extruder cake, le polveri fini nel riciclaggio della plastica, le scorie nel riciclaggio dei metalli, le particelle fini nel riciclaggio del vetro, l’acqua e gas nei processi di digestione o compostaggio organico, ecc.
Quantità totale preparata per il riutilizzo
Dovrete qui inserire la quantità totale di MPS o prodotto ottenuta dal trattamento e pronta per il riutilizzo, che sarà pari (o inferiore) alla differenza delle due quantità precedenti.
Per quanto riguarda il riquadro Rifiuti di imballaggio, il significato dei campi è lo stesso di quanto visto per i rifiuti di origine urbana; tuttavia è importante ricordare che le quantità relative a rifiuti di imballaggio sottoposti a trattamento dovranno comprendere anche eventuali rifiuti di imballaggio di origine urbana.
Alcune considerazioni
Per praticità potreste prima calcolare i diversi totali per la dichiarazione MUD “vecchio stile”; poi, facendo riferimento alla scheda MG, sommare le quantità che ricadono all’interno della stessa frazione e operazione di recupero. I numeri ottenuti andranno poi suddivisi ulteriormente tra rifiuti urbani e/o di imballaggio e all’interno di ognuno isolare i diversi parziali che portano al riutilizzo totale finale.
Se siete tenuti alla compilazione della Comunicazione Rifiuti ma non della Comunicazione Imballaggi dovrete valorizzare solo i quantitativi della sezione Rifiuti urbani; infatti se non dovete compilare il MUD Imballaggi vuol dire che non ricevete imballaggi da terzi, quindi la sezione relativa agli imballaggi sarà sempre vuota.
Viceversa, se siete tenuti anche alla compilazione della Comunicazione Imballaggi, nelle Schede Riciclaggio relative alle frazioni di imballaggio (es. Vetro, Legno ecc.) dovrete sicuramente compilare la sezione Rifiuti di imballaggio, mentre dovrete compilare la sezione Rifiuti urbani solo se una parte degli imballaggi che trattate arriva da superficie pubblica (ovvero, tipicamente, dalla raccolta differenziata).
Complicato, vero?
Sicuramente. Anche perché, proprio come per la domanda del caffè, nessuno aveva chiesto di tener traccia di una cosa del genere fino a qualche settimana fa.
È per questo che vi consigliamo, sempre e in particolare quest’anno, di affidarvi ad un buon consulente per la compilazione della dichiarazione MUD; in particolar modo se siete tenuti alla compilazione della scheda riciclaggio.
Inoltre, per ottenere automaticamente tutte le quantità a partire dai movimenti di rifiuto effettuati durante l’anno vi sarà sicuramente d’aiuto un software dedicato alla gestione dei rifiuti, come RES!
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