Con quest’articolo, e altri che seguiranno, proviamo ad uscire un po’ dagli schemi della comunicazione “istituzionale”: vogliamo parlarvi di noi, delle nostre esperienze, di appunti, pensieri e riflessioni. Speriamo che questa nuova rubrica vi piaccia tanto da stimolarvi a condividere nei commenti i vostri pensieri appunti e riflessioni… fatevi sentire! Grazie 🙂
Funziona così.
Prima di uscire, un articolo ne passa di tutti i colori: si pensa all’argomento, se può interessare ai nostri clienti, se può essere un contenuto utile anche per chi cliente non è, e così via… generalmente è un procedimento che ruba un po’ di tempo, per fortuna non sempre.
Infatti, quando a fine gennaio pensavamo all’argomento di cui parlare a marzo o giù di li, la scelta è stata facile: “Scriveremo qualcosa sul MUD, è ovvio!”.
A ripensarci ora, fa un certo effetto.
Ancora una volta siamo arrivati ad un appuntamento al quale, lavorativamente e mentalmente, ci prepariamo per mesi.
Sappiamo che il carico di lavoro cresce, le aspettative dei nostri clienti anche, che giorno dopo giorno la stanchezza e lo stress aumenteranno e che le energie per ritagliarsi del tempo per sé e famiglia diminuiranno di pari passo.
Lo sapevamo, ci siamo preparati ed eravamo pronti.
Ciò che non avevamo messo in conto, come nessuno, era dover gestire l’urgenza MUD insieme all’emergenza COVID-19.
Omicron Sistemi è un’azienda milanese, ma, come molte aziende, ha personale che arriva un po’ da tutte le parti (hinterland, Saronno e sì! anche Piacenza). Chi non viaggia quotidianamente verso gli uffici – perché molto distante come Alessandria e Enna – lavora da anni da remoto.
Il lunedì in cui fu instaurata la zona rossa nel lodigiano, in Omicron tirava un’aria strana.
Immagino che in molti ricordiate la sensazione di spaesamento: ritrovarvi a parlare con i colleghi di cose da film di fantascienza, quell’incertezza tra il prendere la cosa troppo seriamente e no, il non sapere bene a quali voci credere, ecc.. quindi non mi dilungo.
Quello che mi preme sottolineare, invece, è la coesione di tutti (dall’ultimo arrivato, al “Boss”).
Insieme abbiamo cercato e adottato soluzioni smart per tutti quelli che sentivano il bisogno di lavorare più serenamente da casa, a partire già dal giorno dopo.
Io sono tra quelli e già da martedì 25 febbraio ho deciso di lavorare da casa.
Ed è questo che “fa la differenza”.
Non la fa la comodità o l’opportunità di farsi “fighi” e poter dire in giro che in Omicron abbiamo esteso a tutti i dipendenti, in poche ore, lo “smart working” (come va tanto di moda dire adesso).
Per me, Alexander Quarella, la differenza sta tutta nel fatto che Omicron, a meno di 24 ore dall’inizio dell’emergenza, ha consentito a tutti noi di lavorare in serenità!
E’ stata l’unica? No.
Vero.
Ma l’ha fatto.
Mi preme sottolineare anche che, quando si parla di serenità, non si parla tanto di quella personale ma anche e soprattutto di quella di coloro che ci stanno attorno: i familiari, certo, ma anche del tuo vicino in metro, per dire.
La serenità è importante – bello slogan eh? – ma in giorni come questi diventa fondamentale.
E quindi?
Niente… quindi dopo esserci assicurati che tutti i colleghi – perché nel frattempo sono diventati tutti – fossero in grado di lavorare da casa, e dopo aver accertato che l’assistenza non aveva subito alcun contraccolpo nonostante il contemporaneo avvio dei primi appuntamenti MUD, abbiamo portato avanti la prima azione concreta di supporto al COVID-19 per i nostri clienti.
Il piccolo videocorso su come poter lavorare da casa con i nostri software che abbiamo diffuso non è un gioiellino, è stato fatto di corsa e non è esaustivo al 100%, ma vuole trasmettere due messaggi.
Innanzitutto farti sapere che non siamo degli “eletti”: lo smart working si può fare ed è alla tua portata.
Poi, non è solo per le emergenze: lavorare da casa ha molti vantaggi. Parlane all’interno della tua azienda, “solleva la questione”: noi siamo qui a suggerirti di farlo, e possiamo darti una mano a vagliare cosa puoi fare, spiegando al tuo tecnico i dettagli.
Insomma. Da sempre ci piace aiutarti a lavorare meglio: questo è lo scopo del software, in fondo, e del supporto che ti diamo in assistenza.
In questi giorni in cui le prospettive cambiano, ci piacerebbe contribuire a farti lavorare (e vivere) un pochino più sereno. Oggi, nell’emergenza: domani, nella quotidianità.
Intanto, buon smart MUD (a proposito: quest’anno hai più tempo).
#restiamoacasa #lavoriamosmart #facciamoilmud