RENTRI, Luca Arena parla a Uomini e Trasporti

RENTRI, Luca Arena parla a Uomini e Trasporti

di Sara Lavagna

Il ministero della Transizione ecologica e dall’Albo dei gestori ambientali ha coinvolto tre associazioni di software house per la sperimentazione del Rentri. Si tratta di Assosoftware, che fa parte di Confindustria; Assintel, che rappresenta le imprese ICT e aderisce a Confcommercio e, infine, Assoknowledge, l’associazione italiana dell’Education and Knowledge di Confindustria Servizi innovativi e tecnologici.
Il nostro responsabile sviluppo l’ing. Luca Arena, in quanto socio Assintel che ha seguito da vicino la vicenda, ha rilasciato un’intervista, lo scorso novembre, alla rivista Uomini e Trasporti in merito ai test che si stanno effettuando sul nuovo sistema di Tracciabilità dei Rifiuti.

Qual è la sua valutazione del lavoro svolto finora?

«Nella prima fase della sperimentazione, anche se non era propedeutica in termini di contenuti a quello che sarà il
Rentri definitivo», spiega Luca Arena «C’è stata sicuramente tanta disponibilità da parte del ministero e dell’Albo dei gestori ambientali a venire incontro alle istanze tecniche che ab-biamo presentato: siamo stati coinvolti nei tavoli di lavoro e questa per noi ha rappresentato una piacevole novità. Dopo l’incontro tenutosi nei primi del maggio scorso tra tutte le associazioni coinvolte, l’Albo, il ministero ed Ecocerved (la società consortile delle Camere di commercio che supportò l’Albo nella realizzazione del prototipo di sistema. NdR), però, abbiamo inviato una lettera per esprimere tutte le nostre richieste e perplessità, alla quale però non è mai seguito un riscontro. Questo ha aperto la porta ad alcuni dubbi. Abbiamo condiviso un percorso di sperimentazione su una versione «beta» del programma durata un anno e mezzo e ora che sta per diventare definitiva non siamo più stati coinvolti».

Ma quali erano le principali perplessità sollevate dalle associazioni di categoria delle software house?

«La nostra prima richiesta», precisa Arena alla rivista Uomini e Trasporti, «ha a che fare con i tempi. Per ora abbiamo testato la parte tecnica, ma servirà testare anche i contenuti e le tempistiche a disposizione per questa seconda fase saranno più limitate. Non solo, ci sarà meno tempo per spiegare agli operatori come funzionano i nuovi modelli e quindi come utilizzarli e compilarli nella maniera corretta. Il secondo punto ha invece a che fare con le modalità di introduzione, che potrebbe rivelarsi un aspetto estremamente critico. La filiera dei rifiuti è composta da aziende di dimensioni molto eterogenee, ma estremamente interconnesse tra loro, non è quindi pensabile avviare un sistema che sia obbligatorio solo per alcuni e per altri no. Abbiamo quindi proposto un’introduzione graduale del sistema in termini di funzionalità anziché in termini di dimensione aziendale, dal momento che sono previsti documenti condivisi. Come già sperimentato con successo con il prototipo si potrebbe quindi iniziare introducendo la trasmissione ex post dei dati delle movimentazioni per arrivare, gradualmente, alla trasmissione interattiva dei dati del formulario. Sempre con riferimento all’introduzione graduale delle funzionalità, riteniamo che dovrebbe essere posticipata l’introduzione delle funzionalità ancora da esplorare come l’invio dei dati di geolocalizzazione o il trasporto transfrontaliero. Pensiamo invece che sia auspicabile, ferma restando un’introduzione graduale delle funzionalità del sistema, evitare la distinzione tra rifiuti pericolosi e non pericolosi, in modo da semplificare la gestione adottando un sistema unico.

Negli ultimi giorni anche il Consiglio di Stato ha affrontato la questione della tempistica di entrata in vigore del nuovo Sistema di Tracciabilità, come abbiamo già riportato in questo articolo. Il Consiglio ha infatti raccomandato il Ministero di chiarire “con quale prevedibile tempistica e ordine logico-giuridico potranno essere assicurate e conseguite l’effettiva strutturazione, implementazione e messa a regime del nuovo sistema RENTRi e dei suoi supporti tecnici (hardware) e logici di programmazione (software)”.

Uomini e trasporti, la rivista

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