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WEBP: il formato immagine che può “salvare” il tuo sito web (e non solo)

di Alexander Quarella

Parlare di “formato” di un’immagine può sembrare un argomento un po’ tecnico, ma forse sapere che immagini in formato webp possono dare una spinta decisiva al tuo sito web, può incentivarti a continuare a leggere.

Spesso abbiamo parlato di siti, Wordpress, Google, SEO e altri argomenti inerenti a quella che è l’immagine della tua azienda sul web.
Ogni volta che si affrontano questi temi, arriva il momento in cui si incappa nel nodo “velocità”.
Se il tuo sito non è veloce a caricarsi, non viene navigato dai tuoi clienti. Wordpress è molto comodo, ma spesso pregiudica le performance. Un sito lento, cosa importantissima, viene penalizzato da Google, quindi potrà anche essere il più bello del mondo, ma non raggiungerà mai posizioni di rilievo sui motori di ricerca.

Come migliorare la velocità e cosa c’entra il formato immagine WEBP

Se hai provato a mettere in pista un sito, o se in qualche misura ne hai seguito la sua evoluzione, saprai per certo che la prima fase è quella in cui lo si riempie di contenuti interessanti. Dopodichè, regolarmente, interviene un po’ di scoramento perchè, senza metterci mano, i test di velocità restituiranno valori quasi tragici. Qui di norma interviene un tecnico che, a seconda delle tecnologie usate (sito proprietario, Wordpress o altre piattaforme simili, ad esempio), predisporrà alcune attività di ottimizzazione.

Arriverà il momento in cui, però, il sito sarà pronto, piuttosto veloce e ti saranno “consegnate” le chiavi. Da lì in poi sarai “solo”.

Noterai, col tempo, che le performance del tuo sito andranno a peggiorare di nuovo. Le cause possono essere diverse, ma nella maggior parte dei casi il motivo sarà proprio nel modo in cui, nel tempo, hai gestito le immagini!

Addio jpeg, bmp e gif, benvenuto webp

A leggere il titolo sembrerebbe che il formato immagine webp sia un qualcosa di nuovo, in realtà debutta nel 2010, grazie a Google, con il preciso intento di rendere internet un posto più veloce, ma non per questo meno bello da vedere.

Il pregio di questo formato, infatti, è di adottare una serie di innovazioni per smarcarsi dal dilemma “immagine bella o immagine leggera?”.
Sì perchè se ti sei trovato nelle condizioni di inviare via mail, per esempio, le foto delle tue vacanze, ti sarai reso conto che ne bastano davvero pochissime (a volte solo una) per raggiungere il limite di dimensione degli allegati. Allora avrai provato con Paint, Gimp o Photoshop, a ridimensionarle e a salvarle con qualità più bassa (o avrai chiesto a qualcun altro di farlo). Diciamocelo, però: spesso il risultato raggiunto non è dei migliori, per diminuirne il peso spesso si “rovina” una foto.

Google ha deciso che così non andava bene e con webp ci consente di salvare le immagini più voluminose in ottima qualità ad un peso che è una frazione del formato originario. Non mi credi, vuoi i numeri. Bene! Molto dipende dalla dimensione originale (più è pesante l’immagine di partenza, maggiori sono i vantaggi) ma in media si parla di un risparmio medio del 26% sul formato png e del 34% sul jpg. Inoltre, per esperienza, è più semplice creare per sbaglio un jpg pesante che un webp.

Dati alla mano è facile intuire che se noi, da un giorno con l’altro, sostituissimo sul tuo sito tutte le immagini più pesanti attualmente in jpg, con immagini in webp, miglioreremmo in un colpo solo quasi di un terzo le performance relative a questo aspetto! Mica male no?

Webp, nuovo ma non complicato

A questo punto, quando ne parliamo con i nostri clienti, vediamo emergere un po’ di perplessità. C’è poco da fare, siamo tutti più orientati ad usare formati che già conosciamo grazie alle macchine fotografiche, ai cellulari e così via. É quindi normale “fidarsi” di più dei jpg, png e altri formati più noti. Ma ti posso assicurare che è solo questione di fare un passo oltre le abitudini e la tua “comfort zone”. Il bello è che, in realtà, se usi Wordpress o altri CMS noti sul mercato, di questa questione potresti anche non occupartene. Esistono infatti moduli che, se rilevano che stai caricando sul sito una foto in formati troppo pesanti, automaticamente te la converte in webp. Non solo: spesso questi moduli (o plug in) si occupano di riconvertire anche tutte le immagini già esistenti.

Discorso diverso invece se il tuo sito è proprietario (quindi non si appoggia ad una piattaforma standard) oppure se vuoi usare il formato webp per le famose foto delle vacanze o altri scopi. In questo caso ti conviene aprirle con Paint o Gimp (due programmi gratuiti di fotoritocco) e, senza fare niente, salvarle semplicemente cambiando il formato in webp. Certo se le foto sono davvero tante ti conviene usare programmi tipo questo che ti consentono di convertire in pochi click intere cartelle.

Ti sconsiglio caldamente i servizi online, sono comodi, non richiedono installazione, ma alla fine non sai mai come vengono gestiti i file che carichi. Insomma, ok per le foto di un sito web standard, ma non li userei per convertire le mie foto di famiglia!

“Ma se è davvero tutto oro quello che luccica, perchè non ne ho mai sentito parlare”

Altra obiezione che sentiamo spesso. Come detto moltissimi dei cellulari, macchine fotografiche e dispositivi più comuni utilizzano ancora altri formati. Questo perché semplicemente garantiscono una qualità “lossless” ovvero senza alcuna perdita di qualità dallo scatto originale. Il webp consente di minimizzare questa perdita, fino al punto di renderla quasi impercettibile, ma, il più delle volte, c’è.

Oltre al discorso del non averlo mai sentito nominare, fino a qualche anno fa c’era anche un problema pratico. Essendo un formato ideato da Google, la concorrenza non si è messa di certo a fare la fila per supportarlo. Questo in termini pratici vuol dire che per molto tempo la compatibilità con browser diversi da Chrome era davvero lacunosa.

Oggi le cose vanno molto meglio, infatti come si può evincere da questa immagine la compatibilità con i browser è pressoché totale. Restano fuori soltanto i più desueti e quelli più di nicchia.

fonte: caniuse

Ovviamente il formato immagine webp non è la panacea di tutti i mali. Come detto è spesso inutile prenderlo in considerazione per immagini molto piccole o per quelle in cui la qualità è il fattore preponderante (come per grafica per riviste o foto per poster, ad esempio). É, però, un formato molto utile che sì, in caso di utilizzi web, il più delle volte, rappresenta una soluzione molto efficace.

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