Siamo tutti testimoni del fatto che l’unico ad aver beneficiato di questo nostro lockdown dovuto all’emergenza coronavirus sia stato l’ambiente. Le strade sono più pulite, i mari cristallini e l’aria è meno inquinata.
Tuttavia, potremmo andare incontro a un rischio per l’ambiente stesso se non rispettiamo il corretto smaltimento di guanti e mascherine.
Nella cosidddetta fase 2, iniziata lo scorso 4 maggio, infatti alcune misure restrittive sono stata allentate permettendoci di uscire un po’ di più dalle nostre abitazioni, con gli obblighi di evitare gli assembramenti e indossare i dispositivi per proteggerci. In questa fase quindi guanti e mascherine sono diventate fondamentali per la nostra sicurezza e per evitare che il contagio torni a livelli preoccupanti. Essendo però dispositivi da cambiare spesso, devono essere cestinati correttamente. Ora vi spieghiamo come.
Come gettare guanti e mascherine
Una stima del Politecnico di Torino rivela che, se anche solo l’1% delle mascherine fosse abbandonato in natura si tradurrebbe in ben 10 milioni di mascherine al mese disperse nell’ambiente.
Fortunatamente c’è un modo per evitare tutto ciò. Ci sono infatti solo due piccole precauzioni da tenere presente per smaltire i dispositivi in totale sicurezza per l’ambiente e per noi stessi:
- guanti e mascherine vanno gettati nel bidone dei rifiuti indifferenziati avvolti in due sacchetti di plastica ben chiusi;
- nel gettarli, non bisogna trascurare l’igiene personale: proteggere quindi le mani coi guanti e lavarle bene terminato lo smaltimento.
L’appello del WWF
Ad esprimersi sull’argomento è intervenuto il WWF Italia che tramite la sua presidente Donatella Bianchi lancia un appello: “Così come i cittadini si sono dimostrati responsabili nel seguire le indicazioni del governo per contenere il contagio restando a casa, ora è necessario che si dimostrino altrettanto responsabili nella gestione dei dispositivi di protezione individuale, che vanno smaltiti correttamente”. E aggiunge: “Dobbiamo difendere il Mediterraneo. Già 570mila tonnellate di plastica finiscono nelle sue acque ogni anno, non possiamo permetterci di aumentarne ancora la quantità.”