La Legge di Bilancio 2021 rinnova le agevolazioni per l’acquisto di beni immateriali (tra cui il software) estendendone il campo d’azione rispetto alle precedenti Finanziarie.

In estrema sintesi:

  • le agevolazioni sono prorogate e stabilizzate fino al 2022;
  • il credito d’imposta è ora applicabile anche ai software gestionali e ai software che favoriscono il lavoro agile (smart working);
  • possono usufruire dei benefici fiscali anche gli esercenti arti e professioni, ovvero artigiani e professionisti.

Vediamo nel dettaglio ciascuno questi aspetti.

Periodo di validità

L’agevolazione si applica per tutti gli acquisti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2022; sono ammessi anche gli acquisti effettuati entro il 30 giugno 2023 per i quali sia stato inoltrato ordine e versato almeno il 20% di acconto entro il 31 dicembre 2022.

A quali acquisti si applica? Quali le aliquote?

La nuova Finanziaria consente di ottenere crediti d’imposta su vari tipi di investimenti, privilegiando quelli a forte impatto innovativo. Per quanto riguarda i beni immateriali (tra cui il software) la situazione è la seguente:

Tipologia di software Periodo acquisto Aliquota massima
Software «Industria 4.0» 2021-2022 20%
Software per Lavoro Agile 2021-2022 15%
Software Gestionale e altri 2021 10%
  2022 6%

Nel dettaglio:

  • per software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni connessi a investimenti in beni materiali «Industria 4.0» il credito d’imposta è rico­nosciuto nella misura del 20 per cento del costo (art. 1, comma 1058 della Legge di Bilancio). Si tratta di sistemi orientati principalmente alla progettazione industriale, all’automazione di processo e alla robotica, nonché all’utilizzo di tecnologie cloud a supporto (v. Allegato B annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232);
  • per software e altri strumenti di supporto al lavoro agile (smart working) il credito riconosciuto è del 15 per cento del costo complessivo (art. 1, comma 1054);
  • per gli altri software esclusi dall’allegato B citato, ovvero i cosiddetti beni immateriali generici come i nostri applicativi, il credito riconosciuto è pari al 10 per cento del costo per acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2021, e del 6 per cento per acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2022 (o entro giugno 2023 con i vincoli prima descritti), come previsto dal comma 1054 citato.

Limite massimo ammissibile

Per ciascuna tipologia di bene immateriale il limite massimo dei costi ammissibili (su cui usufruire del credito d’imposta) è di 1 milione di euro.

Chi può ottenere le agevolazioni?

Le agevolazioni possono essere ottenute da “tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, comprese le stabili orga­nizzazioni di soggetti non residenti, indipen­dentemente dalla forma giuridica, dal settore
economico di appartenenza, dalla dimen­sione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa
“. (art. 1, comma 1051 della Legge di Bilancio).

Sono escluse le imprese in liquidazione, sottoposte a procedure concorsuali o destinatarie di sanzioni (art. 1, comma 1052).

Limitatamente agli investimenti in beni immateriali generici (es. software gestionale) e/o di supporto al lavoro agile, le agevolazioni sono disponibili anche per artigiani e professionisti (art. 1, comma 1060).

Come usufruire delle agevolazioni?

Il credito d’imposta legato alle agevolazioni è utilizzabile esclusivamente in compensazione (art. 1, comma 1059) e prevede l’obbligo di conservare “la documentazione ido­nea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevola­bili” (comma 1062).

Vi consigliamo pertanto di rivolgervi al vostro commercialista per ottenere indicazioni precise per usufruire di queste misure.

Approfittatene per acquistare anche i nostri software!

Fonti:
https://industry.itismagazine.it/files/2020/12/Legge-di-Bilancio-2021.pdf
https://www.ipsoa.it/documents/finanziamenti/imprenditoria/quotidiano/2020/11/17/bonus-investimenti-legge-bilancio-2021-cambia-regole
https://www.reteagevolazioni.it/credito-imposta-software/