La Natura è (finalmente!) entrata nel testo della nostra Costituzione. Nel pieno della crisi climatica globale e con decenni di ritardo rispetto ad altri paesi europei, la Camera ha approvato la proposta di legge che modifica due articoli costituzionali, il 9 e il 41, al fine di tutelare l’ambiente, le biodiversità, gli animali e gli ecosistemi.
Il testo ha ottenuto 468 voti favorevoli, un contrario e sei astenuti. La riforma entra subito in vigore e non è sottoponibile a referendum (poiché votata da oltre due terzi del Parlamento).
Come cambiano i due articoli?
All’articolo 9 che recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, viene aggiunto:
La Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.
L’articolo 41 è stato invece modificato, aggiungendo che:
L’iniziativa economica “non può svolgersi in modo da creare danno alla salute, all’ambiente”, oltre che alle già sancite “sicurezza, libertà, dignità umana”.
La Natura vince e il WWF è soddisfatto
Il WWF ha accolto con estrema soddisfazione la notizia e ritiene inoltre che questo sia un primo passo per adeguare gli strumenti normativi vigenti a tutela della natura, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali. “Con la modifica all’art. 9 della Costituzione, la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali, anche nell’interesse delle future generazioni, entrano di diritto tra i principi fondamentali della nostra Repubblica” è quanto si legge in una nota del WWF.