Il Mise ha pubblicato lo scorso 6 dicembre la Circolare direttoriale n. 410823 riguardante la Nuova Sabatini Green, la disciplina per la concessione di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto a basso impatto ambientale da parte di micro, piccole e medie imprese per l’acquisto di impianti, attrezzature, nuovi macchinari e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
Cos’è?
La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
A chi si rivolge?
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
- abbiano sede legale o una unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.
Cosa finanzia?
L’agevolazione aiuta le PMI nell’acquisto o nell’acquisizione in leasing dei seguenti beni:
- devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità); a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.
- Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
- autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
- correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa
Le agevolazioni per l’acquisto di un software
L’investimento potrà essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing) secondo queste disposizioni:
- il finanziamento, può essere supportato dal “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso. La durata non deve essere superiore a 5 anni, l’importo tra 20.000 e 4 milioni di euro, interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
- Il contributo del Ministero sarà invece calcolato su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al: 2,75% per investimenti ordinari 3,575% per investimenti 4.0; 3,575% per investimenti green ( dal 1° gennaio 2023).
Per saperne di più visita la pagina sul sito del MiSe dedicata a questo indirizzo.