Nel caso in cui fossero rimaste delle scorte in magazzino? Il Decreto specifica che potranno essere smaltite dai venditori purché possano comprovarne l’effettiva immissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto sopra citato).

Sanzioni previste

Per chi non rispetta le regole sono previste multe che potranno variare dai 2.500 ai 25.000 Euro.

[/fusion_text][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

In sostanza, dove non dovranno più comparire questi oggetti fatti con plastica monouso? In tutte le attività di gastronomia, di ristorazione da asporto, sugli scaffali dei supermercati e dei negozi.

Nel caso in cui fossero rimaste delle scorte in magazzino? Il Decreto specifica che potranno essere smaltite dai venditori purché possano comprovarne l’effettiva immissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto sopra citato).

Sanzioni previste

Per chi non rispetta le regole sono previste multe che potranno variare dai 2.500 ai 25.000 Euro.

[/fusion_text][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

  • quella non biodegradabile e non compostabile;
  • piatti e bicchieri di plastica;
  • bastoncini per le orecchie;
  • cannucce;
  • aste per sostegno dei palloncini;
  • contenitori e bicchieri per alimenti e bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi;
  • attrezzi da pesca che contengono plastica;
  • prodotti in plastica oxo-degradabile (materie plastiche contenenti additivi che attraverso l’ossidazione comportano la frammentazione della materia plastica in micro frammenti).

In sostanza, dove non dovranno più comparire questi oggetti fatti con plastica monouso? In tutte le attività di gastronomia, di ristorazione da asporto, sugli scaffali dei supermercati e dei negozi.

Nel caso in cui fossero rimaste delle scorte in magazzino? Il Decreto specifica che potranno essere smaltite dai venditori purché possano comprovarne l’effettiva immissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto sopra citato).

Sanzioni previste

Per chi non rispetta le regole sono previste multe che potranno variare dai 2.500 ai 25.000 Euro.

[/fusion_text][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

Sono state messe al bando queste categorie di plastica:

  • quella non biodegradabile e non compostabile;
  • piatti e bicchieri di plastica;
  • bastoncini per le orecchie;
  • cannucce;
  • aste per sostegno dei palloncini;
  • contenitori e bicchieri per alimenti e bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi;
  • attrezzi da pesca che contengono plastica;
  • prodotti in plastica oxo-degradabile (materie plastiche contenenti additivi che attraverso l’ossidazione comportano la frammentazione della materia plastica in micro frammenti).

In sostanza, dove non dovranno più comparire questi oggetti fatti con plastica monouso? In tutte le attività di gastronomia, di ristorazione da asporto, sugli scaffali dei supermercati e dei negozi.

Nel caso in cui fossero rimaste delle scorte in magazzino? Il Decreto specifica che potranno essere smaltite dai venditori purché possano comprovarne l’effettiva immissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto sopra citato).

Sanzioni previste

Per chi non rispetta le regole sono previste multe che potranno variare dai 2.500 ai 25.000 Euro.

[/fusion_text][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

I prodotti in plastica monouso banditi

Sono state messe al bando queste categorie di plastica:

  • quella non biodegradabile e non compostabile;
  • piatti e bicchieri di plastica;
  • bastoncini per le orecchie;
  • cannucce;
  • aste per sostegno dei palloncini;
  • contenitori e bicchieri per alimenti e bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi;
  • attrezzi da pesca che contengono plastica;
  • prodotti in plastica oxo-degradabile (materie plastiche contenenti additivi che attraverso l’ossidazione comportano la frammentazione della materia plastica in micro frammenti).

In sostanza, dove non dovranno più comparire questi oggetti fatti con plastica monouso? In tutte le attività di gastronomia, di ristorazione da asporto, sugli scaffali dei supermercati e dei negozi.

Nel caso in cui fossero rimaste delle scorte in magazzino? Il Decreto specifica che potranno essere smaltite dai venditori purché possano comprovarne l’effettiva immissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto sopra citato).

Sanzioni previste

Per chi non rispetta le regole sono previste multe che potranno variare dai 2.500 ai 25.000 Euro.

[/fusion_text][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

Il nostro Paese recepisce così la Direttiva Ue “Sup” (Single Use Plastic) del 2019, con la quale l’Europa mira a ridurre notevolmente l’impatto di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, con lo scopo di preservare mari e oceani.

I prodotti in plastica monouso banditi

Sono state messe al bando queste categorie di plastica:

  • quella non biodegradabile e non compostabile;
  • piatti e bicchieri di plastica;
  • bastoncini per le orecchie;
  • cannucce;
  • aste per sostegno dei palloncini;
  • contenitori e bicchieri per alimenti e bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi;
  • attrezzi da pesca che contengono plastica;
  • prodotti in plastica oxo-degradabile (materie plastiche contenenti additivi che attraverso l’ossidazione comportano la frammentazione della materia plastica in micro frammenti).

In sostanza, dove non dovranno più comparire questi oggetti fatti con plastica monouso? In tutte le attività di gastronomia, di ristorazione da asporto, sugli scaffali dei supermercati e dei negozi.

Nel caso in cui fossero rimaste delle scorte in magazzino? Il Decreto specifica che potranno essere smaltite dai venditori purché possano comprovarne l’effettiva immissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto sopra citato).

Sanzioni previste

Per chi non rispetta le regole sono previste multe che potranno variare dai 2.500 ai 25.000 Euro.

[/fusion_text][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

La plastica che galleggia negli oceani si aggira tra i 5 e i 13 milioni di tonnellate. Tutti sentiamo da anni la necessità di fare qualcosa per cambiare la situazione; bene, oggi possiamo dire che l’Italia ha iniziato a introdurre misure concrete per combattere questo tipo di inquinamento. Con l’entrata in vigore, lo scorso gennaio, del decreto legislativo 196 il divieto di uso della plastica monouso, non compostabile e biodegradabile è diventato legge.

Il nostro Paese recepisce così la Direttiva Ue “Sup” (Single Use Plastic) del 2019, con la quale l’Europa mira a ridurre notevolmente l’impatto di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, con lo scopo di preservare mari e oceani.

I prodotti in plastica monouso banditi

Sono state messe al bando queste categorie di plastica:

  • quella non biodegradabile e non compostabile;
  • piatti e bicchieri di plastica;
  • bastoncini per le orecchie;
  • cannucce;
  • aste per sostegno dei palloncini;
  • contenitori e bicchieri per alimenti e bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi;
  • attrezzi da pesca che contengono plastica;
  • prodotti in plastica oxo-degradabile (materie plastiche contenenti additivi che attraverso l’ossidazione comportano la frammentazione della materia plastica in micro frammenti).

In sostanza, dove non dovranno più comparire questi oggetti fatti con plastica monouso? In tutte le attività di gastronomia, di ristorazione da asporto, sugli scaffali dei supermercati e dei negozi.

Nel caso in cui fossero rimaste delle scorte in magazzino? Il Decreto specifica che potranno essere smaltite dai venditori purché possano comprovarne l’effettiva immissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto sopra citato).

Sanzioni previste

Per chi non rispetta le regole sono previste multe che potranno variare dai 2.500 ai 25.000 Euro.

[/fusion_text][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

La plastica che galleggia negli oceani si aggira tra i 5 e i 13 milioni di tonnellate. Tutti sentiamo da anni la necessità di fare qualcosa per cambiare la situazione; bene, oggi possiamo dire che l’Italia ha iniziato a introdurre misure concrete per combattere questo tipo di inquinamento. Con l’entrata in vigore, lo scorso gennaio, del decreto legislativo 196 il divieto di uso della plastica monouso, non compostabile e biodegradabile è diventato legge.

Il nostro Paese recepisce così la Direttiva Ue “Sup” (Single Use Plastic) del 2019, con la quale l’Europa mira a ridurre notevolmente l’impatto di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, con lo scopo di preservare mari e oceani.

I prodotti in plastica monouso banditi

Sono state messe al bando queste categorie di plastica:

  • quella non biodegradabile e non compostabile;
  • piatti e bicchieri di plastica;
  • bastoncini per le orecchie;
  • cannucce;
  • aste per sostegno dei palloncini;
  • contenitori e bicchieri per alimenti e bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi;
  • attrezzi da pesca che contengono plastica;
  • prodotti in plastica oxo-degradabile (materie plastiche contenenti additivi che attraverso l’ossidazione comportano la frammentazione della materia plastica in micro frammenti).

In sostanza, dove non dovranno più comparire questi oggetti fatti con plastica monouso? In tutte le attività di gastronomia, di ristorazione da asporto, sugli scaffali dei supermercati e dei negozi.

Nel caso in cui fossero rimaste delle scorte in magazzino? Il Decreto specifica che potranno essere smaltite dai venditori purché possano comprovarne l’effettiva immissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto sopra citato).

Sanzioni previste

Per chi non rispetta le regole sono previste multe che potranno variare dai 2.500 ai 25.000 Euro.