Con il D.L. del 21 aprile 2020, l’allora Ministero dell’Ambiente aveva ufficializzato l’avvio del Registro nazionale delle autorizzazioni rilasciate e degli esiti delle procedure semplificate concluse (REcer).
In particolare si era trovato nella piattaforma telematica Monitor Piani il posto giusto per realizzare il REcer. Parliamo di un sistema integrato che dovrà fare, una volta operativo, da collettore tra Catasto dei rifiuti e il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (REN).
Il vantaggio di una tale piattaforma sta proprio nella centralizzazione dell’informazione. Essendo unica e interoperabile, qui i dati relativi alle autorizzazioni EoW (End of Waste) confluiranno dai vari registri e saranno interrogabili e interscambiabili tra i vari canali. Il tutto al fine di raggiungere la massima trasparenza auspicata dal legislatore.
Questa novità, anche se non impatta direttamente le aziende è da osservare con attenzione. E’ evidente, infatti, che l’introduzione di questo sistema, così come il VIVIFIR e in futuro il RENTRI, rappresenti un nuovo tassello della progressiva digitalizzazione dei sistemi relativi alla filiera dei rifiuti.
REcer, le ultime novità
E’ notizia di questi giorni che il portale Monitor Piani è stato aggiornato per consentire l’accesso alla nuova sezione REcer. Gli incaricati preposti potranno accedere ora al servizio, tramite identità digitale (SPID, CIE, CNS).

Per consentire agli enti la graduale adozione del sistema è disponibile un manuale operativo (accessibile solo ai soggetti muniti di credenziali per l’accesso al portale). Inoltre il sistema mette a disposizione un’area di test, dove si potranno inserire i dati senza che questi abbiano alcun carattere di ufficialità.
Ricordiamo che, al momento, l’uso è consentito esclusivamente a istituzioni ed enti (Ministero dell’Ambiente, ISPRA e ARPA regionali).