Nell’ambito delle misure adottate dal Governo per il contenimento e la gestione dell’emergenza dovuta all’emergenza coronavirus, il DPCM dell’11 marzo 2020 e successivamente il decreto “Cura Italia” avevano raccomandato il massimo utilizzo, da parte delle imprese, di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza.
In questo contesto, per agevolare le imprese lombarde, attuare piani di implementazione del telelavoro e contrastare quanto più possibile il contagio, Regione Lombardia ha indetto un bando che stanzia 4,5 milioni di euro per la promozione dello smart working. Vediamo nel dettaglio a chi è rivolto, le caratteristiche delle agevolazioni e come partecipare.
A chi è rivolto il bando?
Possono partecipare i soggetti che esercitano attività economica e che intendono adottare e attuare un piano aziendale di smart working quali:
- imprese, iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di competenza;
- soggetti in possesso di partita IVA;
- datori di lavoro che hanno introdotto il lavoro agile per i propri dipendenti nel periodo dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 a partire dal 25 febbraio 2020 per la durata dello stato di emergenza, a condizione che:
- abbiano assolto gli obblighi di informativa di cui all’art. 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81, anche in via telematica;
- abbiano assolto agli obblighi di comunicazione di cui all’articolo 9-bis del decreto-legge 1º ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 608.
Ulteriori requisiti in comune per tutte le tipologie di beneficiari:
- avere minimo 3 dipendenti;
- non essere già in possesso di un piano di smart working e del relativo accordo aziendale;
- essere in condizioni di regolarità contributiva;
- rispettare le previsioni di cui al Regolamento (UE) 1407/2013;
- non rientrare nei campi di esclusione di cui all’art. 1 del Reg (UE) 1407/2013.
L’agevolazione è concessa a fondo perduto sotto forma di voucher aziendale. Il valore del voucher varia in relazione al numero di dipendenti delle sedi operative/unità produttive attive e localizzate sul territorio di Regione Lombardia.
Cosa finanzia il bando?
Le risorse finanziarie previste possono coprire spese rivolte a:
- Azione A: servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working con relativo accordo aziendale o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nella bacheca e nella intranet aziendale.
- Azione B: acquisto di “strumenti tecnologici” per l’attuazione del piano di smart working.
Come partecipare e cosa presentare?
La domanda di finanziamento al bando dovrà essere presentata, pena la non ammissibilità, dal soggetto beneficiario dell’agevolazione obbligatoriamente in forma telematica, a questo indirizzo.
La domanda dev’ essere corredata dei seguenti allegati da caricare elettronicamente sul sistema informativo:
- dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in “de minimis”;
- incarico per la sottoscrizione digitale e presentazione telematica della domanda;
- modulistica antimafia
Entro i 60 giorni solari successivi alla data di protocollazione elettronica della domanda di contributo, Regione Lombardia procede all’istruttoria delle domande pervenute.
E’ già attivo?
Sì, il bando è attivo a partire dalle 12:00 del 2 aprile 2020 fino alle ore 17:00 del 15 dicembre 2021.